Abbiamo visto l’Evoluzione della Danza Orientale e la prima grande figura che ha rivoluzionato questa disciplina: Badia Masabni.
Ora andiamo a conoscere l’altra figura di spicco che elevò la Danza Orientale a livello mondiale, considerato il “padre” di questa forma artistica. Mahmoud Reda, danzatore, coreografo e regista, intraprese un lavoro approfondito di ricerca, mettendo in luce varie Danze Folkloristiche Egiziane. Nel 1959 fondò la Reda Troupe, in un periodo storico in cui l’Egitto necessitava di nazionalismo; in seguito, il governo egiziano supportò economicamente la compagnia.
Il primo repertorio artistico si ispira al contesto urbano del Cairo e ai suoi dintorni, fino a quando Reda intraprese un viaggio con alcuni ballerini per studiare le Danze Folkloristiche Egiziane.
In ogni città in cui approdavano, osservavano le danze locali, intervistavano le persone e respiravano le usanze del posto. Reda scoprì che molti elementi erano artisticamente “svantaggiosi”, come la ripetitività dei passi o degli elementi musicali. Questo materiale, seppur prezioso, non bastava per creare coreografie teatrali, necessitando di un arricchimento senza snaturarne l’essenza. Reda riuscì in questa impresa, mantenendo lo spirito delle danze e permettendo alle comunità locali di riconoscersi.
Il risultato fu la nascita di danze ispirate a quelle locali, con movimenti e caratteristiche generali adattati a nuovi canoni estetici teatrali, come l’Haggala. Portare queste danze in teatro richiedeva un adattamento che tenesse conto dello spazio scenico e della diversa relazione con il pubblico. La compagnia sviluppò così un’estetica che coinvolgeva tutti gli aspetti dello spettacolo, inclusa la creazione di costumi che oggi sono ancora un punto di riferimento per la Danza.


Oltre a rappresentare le Danze Folkloristiche Egiziane, la Reda Troupe creò nuove danze come la Melayaleff, ispirata alle donne di Alessandria d’Egitto, o il Muwashahat, che trae origine dalla tradizione musicale Arabo-Andaluso. Mahmoud Reda divenne un pilastro fondamentale per diverse generazioni. Nel suo metodo d’insegnamento, segmentava e codificava ogni passo con tutte le sue variazioni. Le sue lezioni seguivano un ordine preciso, dal riscaldamento all’esecuzione di esercizi, promuovendo un livello professionale di formazione.
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